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Giuliano Grittini

Nato a Firenze nel 1943, Paolo Staccioli inizia la sua esperienza di artista negli anni Settanta, esordendo come pittore e facendosi presto notare in ambito locale. Al principio degli anni Novanta la necessità di sperimentare nuovi linguaggi espressivi lo spinge a Faenza, nella bottega di un ceramista locale, Umberto Santandrea, dove apprende le tecniche di quest’arte. È qui che Staccioli realizza i suoi primi vasi, dapprima con la tecnica della ceramica invetriata, poi sperimentando la cottura a “riduzione”, che gli consente di ottenere straordinari effetti di iridescenza e lucentezza.

Ottenuta assoluta padronanza del mestiere, Staccioli allestisce nel suo studio di Scandicci, nei pressi di Firenze, un laboratorio dove continua autonomamente e quotidianamente a misurarsi con l’uso del fuoco e degli ossidi di rame, dando vita a una miriade di vasi che riveste con fantastici racconti pittorici, fissati definitivamente dalla smaltatura a lustro.

Tra le esperienze più recenti sono da annoverare la partecipazione alla mostra Memorie dell’Antico nell’arte del Novecento tenutasi nel 2009 al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti di Firenze e le esposizioni personali a Washington presso l’Ambasciata Italiana (aprile 2009), a Parigi presso la Galleria Selective Art (settembre 2009), a New York presso lo Spazio 522 e alla Kens’ Art Gallery di Firenze (entrambe nella primavera del 2010). Nel settembre 2010 una sua personale si è tenuta a Pomarance, dove a breve un guerriero in bronzo sarà collocato davanti al palazzo comunale.